Come diceva il mitico Dottor Frederik in “Frankenstein Junior”: Si può fareeee!!! Spero che qualcuno quando leggerà questo articolo faccia la stessa espressione di Gene Wilder. Con la delibera regionale del 16/03/2015 n° 251 la Regione Toscana tenta di regolare un aspetto ancora molto oscuro a molte regioni italiane. E’ da apprezzare lo sforzo in questa direzione, anche se c’è ancora molto da fare. L’aspetto positivo è che almeno in Toscana ci sono delle direttive e se hai un controllo sei legittimato ad autocostruirti, in parte, la tua abitazione.
Premetto che il tema dell’autocostruzione è un tema che manderebbe in crisi anche i migliori progettisti e imprese del mondo, per non parlare del coordinatore della sicurezza, tale figura si espone a dei rischi non indifferenti in questo tipo di situazione (è sempre a rischio, ma in questo caso di più). Primo, ci sono persone che normalmente non sono abituate a muoversi in cantiere e il rischio infortuni è dietro l’angolo, secondo non tutti gli enti preposti al controllo sono in grado di comprendere questa materia e questa delibera, terzo il coodinatore deve fare un discreto lavoro, altrimenti la multa a tre zeri è garantita e per questo molti si rifiutano.
Altro aspetto da non sottovalutare è che sullo stesso lavoro vanno a operare autocostruttori e costruttori professionisti che dovranno rilasciare la garanzia sul lavoro svolto, quindi non sarà facile identificare difetti in caso di controversia. Perché, come si dice in Toscana “La colpa morì fanciulla”, perchè nessuno la volle, questo capita anche quando ci sono più ditte e non è stato fatto un chiavi in mano, figuriamoci con operatori non professionisti e mal organizzati, per cui la direzione lavori deve fare un discreto lavoro. Per evitare controversie è opportuno definire dettagliatamente le aree d’intervento di ciascuna delle parti che interverranno sull’edificio. Una cosa è certa:è obbligatorio far eseguire gli elementi strutturali e gli impianti a una ditta specializzata, altrimenti non è possibile certificare la struttura, ma non vi preoccupate, ci sono ancora tonnellate di lavori che potete eseguire.
Un’altra cosa certa: non è possibile improvvisarsi autocostruttori cosi dall’oggi al domani, l’autocostruttore deve avere tempo a disposizione (tipo ferie o altre situazioni particolari), qualcuno che lo aiuti (familiari, amici), un pò di manualità, anche se non è necessario essere dei muratori mancati, basta avere la volontà ed accontentarsi di finiture da non professionisti. Noi proponiamo due tipologie di autocostruzioni: paglia su telai in legno o calce canapa gettata in opera. Solo se viene svolto un progetto semplificato con queste tecniche si possono rendere user friendly (adatte a tutti). Terminate le opere strutturali facciamo dei corsi di formazione prima dell’inizio delle fasi di autocostruzione, al fine di formare i committenti su come si sta in cantiere e come si andranno a posare i vari materiali.
Solo con queste accortezze è auspicabile portare in fondo un cantiere con un risparmio anche di qualche centinaio di euro al mq, scegliendo materiali naturali, facendo un edificio salubre e passivo.
Scrivi un commento