“Non faccio la casa in legno perché ho sentito dire che marciscono”
E’ vero che marciscono ma solo se sono costruite male è pur vero che qualsiasi materiale si decompone se utilizzato impropriamente. Lo stesso discorso vale per una casa in muratura: anch’essa si decompone se non viene costruita bene. Per esempio, il calcestruzzo armato contiene al suo interno il ferro; per molti questo materiale rappresenta la robustezza ma se viene in contatto con l’acqua e nessuno se ne accorge, rischia di arrugginirsi e di crollare in men che non si dica. Ci sono edifici in legno che hanno centinaia d’anni e sono sempre lì vedi foto Sakyamuni Pagoda in Cina, costruita addirittura nel 1056 d.c. in zona altamente sismica è alta 67mt, interamente in legno. Il concetto è che esistono edifici ben progettati e ben costruiti che durano nel tempo altri invece che per errori progettuali o per errori di posa in opera possono creare problemi fin da subito (vedi le varie catastrofi successe in Italia negli ultimi anni scuole crollate, ponti, ecc nonostante la recente costruzione). Il legno si presta bene alla costruzioni moderne perché è leggero, salubre e rinnovabile, non fatevi quindi ingannare da preconcetti retrogradi.
“Le Case in legno sono pericolose per gli incendi, quelle in muratura no….”
Innanzitutto vorrei far notare la spettacolarità di questa storica foto: si possono osservare delle belle putrelle in acciaio, piegate come fil di ferro sopra una trave di legno e nonostante tutto stanno continuando a sorreggere un po’ di struttura.
E bene chiarire che gli edifici prendono fuoco perché ci sono gli arredi che sono infiammabili, come le tende, i divani, i tappeti etc… Nelle case in legno moderne poi tutte le pareti sono intonacate come nelle case in muratura. Al di là di questo, nel caso si verificasse un’incendio, le persone hanno più tempo di evacuare da un edificio di legno che da uno in muratura o addirittura in cemento armato! Come si vede nella suddetta foto, l’acciaio s’indebolisce molto più velocemente del legno; questo perché il ferro a 300°gradi inizia a piegarsi istantaneamente, mentre il legno non si piega a quei gradi ma s’incendia e bruciando ad una velocità di di 0,7mm al minuto, offre maggior tempo alle persone per evacuare un edificio.
“Ho visto su internet che per fare una casa in legno di 100 mq servono 25.000,00”
Con tutta probabilità se vi fate costruire una casa in legno con 250,00€/mq otterrete qualcosa di simile alla soprastante foto. E’ matematicamente impossibile con quel prezzo ottenere un edificio finito, è solo una trovata commerciale per far parlare la gente sui social ed inquinare un mercato in via di sviluppo che non ha assolutamente bisogno queste castronerie. Diffidate sempre dai prezzi estremamente bassi, c’è sempre un trabocchetto! Ad esempio ci sono aziende che utilizzano legname senza la certificazione FSC o PEFC (legname proveniente da foreste con gestione responsabile); in questo caso, il rischio non è solo quello di favorire la deforestazione selvaggia ma che venga utilizzato del legname proveniente da foreste vicino a Cernobyl quindi radioattivo.
Altre aziende invece, che non hanno sede in Italia, costruiscono in base alle leggi vigenti nel proprio paese ma in pratica per abitare l’immobile legalmente ed in sicurezza, sono necessarie modifiche strutturali e progettuali per adattarla alla complicata legislazione italiana, tralasciando completamente i criteri sismici del nostro paese. Ecco perché conviene scegliere aziende Italiane.
Il classico dei classici è invece ricevere un preventivo fortemente basso, che però non tiene conto di una miriade di opere e di servizi necessari per abitare la casa. Se a questo preventivo si fanno integrare le opere per rendere abitabile l’edificio, il rischio è quello di andare a spendere più che fare una casa in Bioedilizia come si deve con garanzia globale. In questo caso è opportuno sapere quali sono le opere e le pratiche burocratiche necessarie per rendere abitabile l’abitazione. Attenzione però a non confondersi con il “grezzo avanzato” che è una formula contrattuale corretta dove l’impresa s’impegna ad eseguire soltanto la struttura, il tetto e la coibentazione mentre il committente deve provvedere per conto proprio o per mezzo di altre ditte di sua fiducia a finire i lavori; ciò può essere vantaggioso ma è anche molto rischioso per il committente identificare le responsabilità in caso di difetti soprattutto su case in legno.
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